Vi ho già parlato del sonno, ossia uno stato di riposo fisiologico in alternanza alla veglia, che occupa circa 8 ore del nostro giorno durante il quale il nostro corpo recupera energia. Oggi voglio parlarvi delle due tipologie di sonno: sonno a onde lente e sonno a rapidi movimenti oculari.
Il sonno a onde lente, anche chiamato Non-REM è caratterizzato da un tracciato elettroencefalografico ricco di onde δ (tipico del sonno profondo e dell’età infantile, a bassa frequenza e grande ampiezza), partendo però da un ritmo desincronizzato ad uno più sincronizzato. Abbiamo quindi quattro fasi:
- sonnolenza
- sonno leggero, con variazioni elettriche
- sonno moderato
- sonno profondo
Si ha quindi una diminuzione progressiva del tono muscolare che provoca la riduzione della pressione arteriosa, della frequenza cardiaca, della ventilazione e fino ad una diminuzione del consumo di ossigeno. Questo tipo di sonno Non-REM dura per circa 60-70 minuti e successivamente si passa al sonno REM.
Il sonno a rapidi movimenti oculari, anche chiamato REM appunto, è caratterizzato da un tracciato elettroencefalografico ricco di onde β (tipico dell’attività cerebrale e della veglia, ad alta frequenza e bassa ampiezza). Questo tipo di sonno viene anche definito paradosso perchè nel momento di sonno più profondo si ha un tracciato tipico della veglia, con un aumento della frequenza cardiaca e pressione, inoltre si la ventilazione diventa regolare e si ha un caratteristico movimento oculare. Un’altra caratteristiche di questa tipologia di sonno è l’onirismo, ossia si fanno sogni fenomeni molto simili a delle allucinazioni. Il sonno REM dura circa 20 minuti e segue nuovamente il sonno Non-REM.
In totale si ha un ciclo di sonno con alternanza di Non-REM e REM per circa 5-6 volte per notte, dove ogni coppia di tipo di sonno dura circa 90 minuti.