Durante i tornei a tempo lungo (vedremo in un prossimo articolo le varie tipologie di torneo) entrambi i giocatori sono obbligati a scrivere le mosse sia del bianco che del nero che compongono ogni partita su un foglio con una formattazione precisa, chiamato formulario, e approvato dalla federazione nazionale e dalla federazione internazionale.
Approfondiamo la notazione scacchistica in particolare italiana.
Per le mosse si scrive la lettera che identifica il pezzo mosso e la casella di arrivo del pezzo identificativa da lettera e numero secondo il sistema cartesiano, quindi che coordinate della casella, che troviamo in orizzontale e in verticale sui lati della scacchiera (solo due o tutti e quattro).
R re
D donna-regina
A alfiere
C cavallo
T torre
pedone (è l’unico pezzo di cui si segna solo la casella di arrivo)
per esempio l’alfiere si muove dalla casella g6 alla casella e4, si andrà a scrivere quindi Ae4 .
Ci sono però delle mosse particolari da scrivere:
x cattura –> Dxc6 (D mangia un pedone in c6) DxAb8 (D mangia alfiere in b8)
o-o arrocco corto
o-o-o arrocco lungo
= promozione –> e8=T (il pedone in e7 va in e8 e il giocatore decidere di “trasformarlo” in un torre)
+ scacco –> Tf7+ (la torre va in f7 e da scacco al re avversario)
# scacco matto –> Db8# (la donna va in b8 e risulta scacco matto per l’avversario)
Ovviamente durante un partita capitano mosse con combinazione di simboli, mi spiego meglio con un esempio :
43. Dxc6+..Rxc6 44. dxc8=D#
alla mossa 43 il bianco mangia con la donna il pedone nella casella c6 e così dà scacco. Il nero risponde catturando l’alfiere in c6 con il re. Il bianco con il pedone in d7 mangia la torre in c8 promuovendolo a donna e dando matto.
Questa mini lezione potrà servirvi sia se acquistate un libro di scacchi, che in torneo, ma anche nello svolgimento degli esercizi. Questo sabato in particolare pubblicherò alcuni esercizi di scacco matto che potrete scaricare gratuitamente e cercare di risolvere per allenarvi.