Ricollegandomi ai principi delle 3R, le colture cellulari in vitro trovano largo impiego nella ricerca come modello da applicare a diversi settori.

Le colture cellulari bidimensionali (2D) sono considerate lo standard per lo screening di farmaci o cosmetici ma non sono in grado di riflettere in modo accurato l’organizzazione cellulare presente in vivo. Perciò le colture cellulari 3D negli ultimi anni hanno preso maggior piede rispetto al modello 2D, in particolare perchè le colture 3D permettono di mimare il microambiente cellulare e di rappresentare le interazioni cellula/cellula, e cellula/matrice con secrezione di fattori di crescita e signalling.
Monostrato aderente a fiasca | Strutture tessuto specifiche (cocolture, diffusione di nutrienti e scarti) |
Semplicità di coltura e riproducibilità | Rappresentazione del microambiente fisiologico/tumorale |
Unico tipo cellulare | Interazioni cellule/cellula, cellula/ECM |

Per lo sviluppo dei modelli cellulari3D le cellule possono essere seminate su uno scaffold oppure esistono gli sferoidi ed organoidi, ossia aggregati di cellule tumorali, immunitarie o endoteliali. Infine, nello sviluppo dei modelli 3D si stanno affermando le tecniche di bioprinting, con la stampa simultanea di cellule e biomateriale.
fonti:
notiziariochimicofarmaceutico.it
boku.ac.at/en/dbt/ictct/mission-statement-core-topics/3d-cell-cultivation
de Dios-Figueroa GT, Aguilera-Marquez JDR, Camacho-Villegas TA, Lugo-Fabres PH. 3D Cell Culture Models in COVID-19 Times: A Review of 3D Technologies to Understand and Accelerate Therapeutic Drug Discovery. Biomedicines. 2021 May ;
9.6:602.