I tumori hanno alla base diverse cause, gli agenti eziologici possono essere di tipo chimico (asbesto), fisico (radiazioni) o microrganismi (virus dell’apatite B o C).
Un tipo di cancerogeni di natura fisica sono le radiazioni ionizzanti ed eccitanti, in particolare le radiazioni Ultraviolette sono eccitanti. Il sole emette diverse radiazioni che vengono in parte assorbite dall’atmosfera che fa da filtro, ci sono però delle radiazioni come quelle UV che riescono a passare questa barriera naturale.
Le radiazioni UV si suddividono in base alla lunghezza d’onda in:
- UV-A (320-400nm), riescono a penetrare la cute fino al derma dove possono distruggere capillari e le fibre collagene provocando eritemi e danni alla pelle anche a lungo termine.
- UV-B (290-320nm), rimangono all’interno dell’epidermide dove ci sono appunto le cellule responsabili dell’abbronzatura, questi raggi penetrano meno ma posso dare comunque eritemi e portare a danni al DNA con rischio di sviluppo di tumore
- UV-C (100-290nm), hanno una scarsa capacità di penetrazione della cute ma vengono assorbite con maggiore efficacia dal DNA, quindi possono causare i danni più gravi perchè hanno un forte potere cancerogenico. Sono i raggi maggiormente filtrati dall’atmosfera.
Inoltre, i livelli di UV sono più alti al crescere dell’altitudine (ogni 1000metri di altezza i livelli di UV crescono del 10-12%) e dell’altezza del Sole (specialmente verso mezzogiorno nei mesi estivi) e al diminuire della latitudine e della nuvolosità *fonte istituto superiore di sanità
Queste radiazioni determinano dei processi di adattamento con l’aumento della produzione melanina che causa il cambiamento nel colore della pelle, chiamato comunemente abbronzatura, ma anche l’ispessimento cutaneo fino ad arrivare ad un effetto biologico di denaturazione proteica e alterazione del DNA con possibile sviluppo di tumore della pelle.